Descrizione
L’intervento riguardante la “patrimonializzazione delle imprese esportatrici” SACE SIMEST, rientra tra gli obbiettivi per incentivare e favorire lo sviluppo internazionale.
Con il presente avviso si intende sostenere la solidità patrimoniale per stimolare la tua competitività internazionale.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda le PMI e MidCap italiane, costituite in forma di società di capitali che abbiano:
- almeno 2 bilanci depositati;
- un fatturato estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale oppure pari ad almeno il 35% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato;
- un livello di solidità patrimoniale di ingresso (LSP – inteso come rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette) dell’ultimo bilancio depositato, non superiore a 2 se industriale/manifatturiera o a 4 se commerciale/di servizi.
Sono escluse dalle agevolazioni:
SEZIONE A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività
SEZIONE C – Attività manifatturiere – esclusivamente le attività di cui alle seguenti classi 10.11 Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione – attività dei mattatoi) e 10.12 (Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione – attività dei mattatoi)
Entità e forma dell’agevolazione
Il finanziamento massimo è di 800.000,00 (fino al 40% del patrimonio netto dell’impresa richiedente).
Durata finanziamento: 6 anni
Tasso di interesse finanziamento: 0,055%
il finanziamento deve avere le seguenti caratteristiche:
- Erogazione del 100% in un’unica tranche effettuata entro 30 giorni dalla data di Perfezionamento;
- Durata 6 anni di cui 2 di preammortamento;
- Tasso agevolato pari al pari al 10% del tasso di riferimento UE (0,055%) in caso di miglioramento/ mantenimento del livello di solidità patrimoniale o raggiungimento del “livello soglia” e mantenimento/aumento della quota di fatturato estero;
Possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per tutto il 2021.
Il disegno di legge di Bilancio 2022 incrementa di 1,5 miliardi di euro, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, la dotazione del Fondo 394/1981 per la concessione di finanziamenti agevolati e di 150 milioni di euro, per ciascuno degli
anni dal 2022 al 2026, la dotazione del Fondo previsto dall’art. 72 del decreto Cura Italia, per la concessione del contributo a fondo perduto.
Il primo riferimento normativo è al D.L. n. 251/1981 “Provvedimenti per il sostegno delle esportazioni italiane” con cui si dava alle imprese industriali, le cui esportazioni nell’anno precedente avevano raggiunto una quota superiore al 36 per cento del totale della produzione fatturata nello stesso periodo o che avevano incrementato le proprie esportazioni nell’ultimo biennio in misura superiore alla media nazionale del settore, precedenza all’ammissione ai benefici previsti dalle leggi sul finanziamento agevolato degli investimenti industriali limitatamente ai nuovi programmi di investimento.
Il secondo riferimento è al decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020) “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, con il quale all’art. 72 si dispone l’istituzione del Fondo per la promozione integrata.
Il secondo riferimento è al decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020) “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, con il quale all’art. 72 si dispone l’istituzione del Fondo per la promozione integrata.
Il fondo ha le seguenti finalità:
a) realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19, anche avvalendosi di ICE-Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese e per l’attrazione degli investimenti;
b) potenziamento delle attività di promozione del sistema Paese realizzate, anche mediante la rete all’estero, dal Ministero
degli affari esteri e della cooperazione internazionale e da ICE-Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese e per l’attrazione degli investimenti;
c) cofinanziamento di iniziative di promozione dirette a mercati esteri realizzate da altre amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2000, mediante la stipula di apposite convenzioni;
d) concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al 50% dei finanziamenti concessi ai sensi del già citato art. 2, primo comma, del D.L. n. 251/1981, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 394/1981.
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A cura di
Felice Fusco
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