COS’E’ IL PNRR?

Il PNRR, ovvero Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si inserisce nel programma NGEU, Next Generation EU, il pacchetto di aiuti europei da 750 milioni di euro, predisposto dall’Unione Europea e rappresenta la più grande opportunità per rilanciare l’economia italiana dopo la crisi pandemica. Il PNRR rappresenta la componente principale del programma NGEU per la ripresa dei paesi europei, esso ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026 con un totale di 672.5 i miliardi di euro.

Il testo è un resoconto dettagliato del programma di investimenti che l’Italia si impegna ad avviare da qui al 2026, per risanare e rilanciare l’economia interna causata dalla crisi pandemica da coronavirus. Il programma è suddiviso in 6 missioni e 16 componenti e prevede una dotazione economica per l’Italia di 248 miliardi di euro. La maggior parte dei fondi disponibili, 191.5 miliardi del PNRR, proviene dai fondi europei: 122.6 miliardi in prestiti e 68,9 miliardi a fondo perduto. Sono stati stanziati ulteriori 26 miliardi da destinare ala realizzazione di opere specifiche. L’Italia disporre delle risorse fino al 2026.

Il programma è suddiviso nelle seguenti 6 missioni

DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ E CULTURA

La prima missione prevista dal PNRR è quella della digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. A questa missione saranno destinati quasi 50 miliardi. Tali risorse rappresentano il 27% delle risorse totali messe a disposizione del Piano. La digitalizzazione rappresenta una grande sfida per l’Italia, implica però un intervento profondo, che agisca su più elementi chiave del tessuto economico italiano: la connettività per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, una PA moderna e alleata dei cittadini.

L’obiettivo della Missione 1 è quello di ridurre i divari strutturali di competitività, produttività e digitalizzazione. Questo approccio unitario mira a produrre un impatto significativo sugli investimenti privati e sull’ attrattiva del Paese.

RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA

Per la seconda missione, Rivoluzione e Transizione ecologica, sono stati stanziati 68.6 miliardi. Tra gli obiettivi della seconda missione, il riciclo dei rifiuti plastici e il recupero dei materiali impiegati nel settore tessile.
Il PNRR rappresenta un’occasione unica per accelerare la transizione ecologica, superando barriere che in passato sono risultate critiche.

La Missione 2 consiste di 4 Componenti

  1. Economia circolare e agricoltura sostenibile
  2. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
  3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
  4. Tutela del territorio e della risorsa idrica

INFRASTRUTTURE PER MOBILITA’ SOSTENIBILE E INTERCONNESSA

Per tale missione la dotazione è di 31,4 miliardi di euro. La missione mira a rendere, entro il 2026, il sistema infrastrutturale più moderno, digitale e sostenibile, in grado di rispondere alla sfida della decarbonizzazione indicata dall’Unione Europea. La 3 missione si articola in 2 componenti:

ISTRUZIONE E RICERCA

La quarta missione del PNRR è : Istruzione e ricerca. Per essa sono state stanziati 31.9 miliardi di euro. L’obiettivo di tale missione è rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali, la ricerca e il trasferimento tecnologico. La Missione 4 mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento e dal conseguente superamento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.

Gli obiettivi della missione 4 si articolano in 2 componenti:

  1.  “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’Università”: la componente mira a realizzare gli investimenti materiali ed immateriali necessari a colmare o a ridurre in misura significativa in tutti i gradi di istruzione le carenze strutturali. Inoltre ha l’obiettivo di rafforzare l’offerta formativa e le infrastrutture e gli strumenti tecnologici a disposizione della didattica, nonché a sostenere e ad ampliare i dottorati di ricerca.
  2. “Dalla ricerca all’impresa”: questa componente mira ad innalzare il potenziale di crescita del sistema economico, favorendo la transizione verso un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza, conferendo carattere di resilienza e sostenibilità alla crescita.

POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE, INCLUSIONE SOCIALE E COESIONE TERRITORIALE

Inclusione e Coesione è la quinta missione del PNRR, per tale missione sono stati stanziati 22.4 miliardi.
L’obiettivo strategico di questa componente è:

  1. Aumentare il tasso di occupazione, facilitando le transizioni lavorative e dotando le persone di formazione adeguata
  2.  Ridurre il mismatch di competenze
  3.  Aumentare quantità e qualità dei programmi di formazione dei disoccupati e dei giovani, in un contesto di investimento anche sulla formazione continua degli occupati.

Si rafforzano, inoltre, i centri per l’impiego, proseguendo un percorso avviato con risorse nazionali, finalizzato a rinnovare la rete nazionale dei servizi per il lavoro. Inoltre si intende migliorare l’integrazione dei sistemi informativi regionali con il sistema nazionale, aumentare la prossimità ai cittadini, anche sfruttando le nuove tecnologie, favorire l’integrazione con il sistema di istruzione e formazione anche attraverso la rete degli operatori privati.

SALUTE

L’ultima missione prevista dal Piano è quella sulla Salute, per la quale sono previsti 18.5 miliardi. L’obiettivo è, senza dubbio, quello di garantire a tutti i cittadini l’accesso alle cure mediche, in particolare il potenziamento della rete di strutture e servizi sanitari. La missione 6 si articola in due componenti:

  1. Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: gli interventi di questa componente intendono rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
  2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale: le misure incluse in questa componente consentiranno il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi.

A cura di Fernando Del Rosso – Strategic Advisor e Ceo di Fare-impresa.it

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